mercoledì 26 novembre 2008

sabato 22 novembre 2008

Lutto nel giornalismo: addio a Sandro Curzi



Il giornalismo italiano dice addio a una delle penne più brillanti della stampa nazionale. Sandro Curzi si è spento questa mattina a Roma, dopo una lunga malattia, all’età di 78 anni. Una vita dedicata alle sue due grandi passioni: il giornalismo e la politica, dividendosi tra le fila della sinistra radicale e le scrivanie delle redazioni. Sin dalla giovane età aveva scelto gli ideali politici che sarebbero stati il suo credo di una vita: resistente a 13 anni, tesserato del Pci già a 14, scelto da Enrico Berlinguer per ricostruire la Federazione giovanile comunista italiana (Fgci) a soli 19 anni, negli anni ‘90 ha deciso di aderire a Rifondazione Comunista accanto a Fausto Bertinotti. Comunista e antifascista ha esercitato il suo impegno politico attraverso la sua carriera giornalistica. Affascinato dai nuovi mezzi di comunicazione è riuscito con abilità a districarsi tra la carta stampata, la radio e la televisione: direttore dell’Unità, organo del Pci, fino al ’64 ha vissuto e raccontato gli anni caldi tra il ‘68 e i primi anni ’70 dalla scrivania di vice direttore di “Paese Sera”. Nel ‘75 è iniziata la sua lunga esperienza con la televisione di stato a cui è rimasto legato fino alla fine: redattore del Gr1 e padre fondatore della terza rete Rai è diventato famoso tra il grande pubblico come direttore "d'assalto" del Tg3 attraverso il quale ha creato un’informazione coraggiosa, dinamica e aggressiva, specchio del malcontento della sinistra italiana contro il govrno. Grazie a lui, che ha avuto sempre il coraggio di dire ciò che pensava, questo telegiornale ha acquistato un'autorevolezza tale da essere apprezzato da un numero sempre maggiore di telespettatori. Dopo una parentesi di otto anni come direttore di Liberazione nel 2005 è tornato in Rai a sedere tra le poltrone della dirigenza come consigliere di amministrazione, ruolo che esercitava attualmente. Lo spessore umano e intellettuale di Sandro Curzi lo hanno reso un grande giornalista e un grande uomo politico, è stato in vita un punto di riferimento del giornalismo italiano e rimarrà sempre un esempio per tutti i giovani che vogliono intraprendere questa carriera.







I Saluti di chi lo conosceva.......
Giorgio Napolitano: "Perdo un amico" "La notizia della scomparsa di Sandro Curzi mi colpisce e addolora". Lo dice il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Curzi, aggiunge, "è stato uomo di schietta passione politica e di sempre viva non comune cordialità umana. Le aspre polemiche che lo coinvolsero nel periodo della sua massima responsabilità giornalistica non lo indussero mai ad astiose chiusure nè ad alcuna attenuazione della sua autonomia di giudizio e del suo senso delle istituzioni. Tanto meno ne fu scalfito il suo profondo attaccamento al servizio televisivo pubblico com’è testimoniato dal suo impegno negli ultimi tempi."

Gian Franco Fini: "Ho appreso con autentico dispiacere la notizia della scomparsa di Sandro Curzi, decano del giornalismo italiano, in ogni sua espressione, dalla radio, alla carta stampata, alla televisione. La passione, il rigore e l’intelligenza con la quale ha saputo interpretare, anche con posizioni non convenzionali, i processi ed i cambiamenti della storia nazionale ne fanno un punto di riferimento per quanti considerano la professione giornalistica un servizio alla libertà di pensiero e alla democrazia". È il messaggio di cordoglio del presidente della Camera Gianfranco Fini per la morte di Sandro Curzi. "Alla moglie Bruna e alla figlia Candida - scrive Fini - rivolgo le condoglianze mie personali e della Camera dei deputati per il grave lutto subito".

Michele Santoro: "La sensazione che ho provato quando sono andato a trovarlo in ospedale, e' stata quella di trovarmi davanti a una persona straordinaria. '-Michele, stavolta non ce la faro"-, ha detto, ma poi si e'messo a conversare con me di politica, della Rai, dei temi tipici delle nostre normali chiacchierate, con una allegria incredibile data la situazione". "Cosi' - continua Santoro - siamo tornati al nostro abituale rapporto, che non e' stato quello tra un padre e un figlio, come forse si potrebbe immaginare, ma tra un fratello maggiore e unoun po' piu' piccolo, un rapporto percio' fatto di grande solidarieta', ma anche pieno di conflitti, di scontri fortissimi che pero' non hanno mai compromesso la nostra solidarieta' quasidi sangue". Di Curzi a Santoro piace ricordare "la grandissima capacita' di arricchirsi e di nutrirsi del rapporto con gli altri, anche con persone diverse da lui. Persone comeSandro in giro ce ne sono veramente poche: spero che la sua scomparsa sia un monito per quelli che restano - conclude - ad essere piu' profondamente se stessi, piu' rispettosi di coloroche non sono uguali a noi, ma che ci fanno sentire la vita piu' interessante, piu' degna di essere vissuta, piu' allegra".
IL PRIMO DISCORSO DEL SABATO DEL NEO PRESIDENTE BARACK OBAMA

Dopo l'innovativa campagna elettorale mediatica Obama continua a stupire con la sua rivoluzione tecnologica. Lo strumeno del cambiamento promesso continua ad essere internet a costo di rivoluzionare il tradizionale appello del sabato al Congresso, che non sarà più soltanto radiofonico, ma sbarcherà anche in versione video su youtube. Da gennaio quando Obama diventerà presidente in carica il video sarà disponibile sul sito della Casa Bianca.

RANIA DI GIORDANIA REGINA DI YOUTUBE

Anche Rania di Giordania ha scelto youtube per la sua battaglia "contro i pregiudizi sul mondo arabo e musulmano". Sette mesi fa la regina ha deciso di mettersi in gioco davanti a una telecamera per parlare a tutto il mondo del suo Paese e dalle sua gente, per difendere una cultura che molti ignorano. Una decina, finora, i video di cui è protagonista, oltre a spazi riservati a gruppi, domande e commenti. Terrorismo islamico, delitti d' onore, diritti delle donne arabe sono i temi più frequenti sui quali la moglie di re Abdallah tenta di fare chiarezza. Spiega, riguardo alla questione femminile che "nn è vero che tutte le donne non lavorano" e con fermezza e commozione afferma che «ci sono persone che commettono terribili atti di violenza in nome dell' Islam» ma che non sono la maggioranza dei musulmani, e confessa:«Il terrorismo distrugge anche le nostre vite». E' soprattutto per difendere le nuove generazioni che la regina ha deciso di intraprendere quasta avventura "per dimostrare che non conoscono confini e che tra loro sanno comunicare". E se quando la regina ha pubblicato il suo primo video,"Inviatemi i vostri stereotipi", si è dovuta scontrare con critiche e scetticismo, oggi dopo aver raggiunto 3milioni di contatti e aver ricevuto 47mila messaggi, può affermare orgogliosa di aver vinto la sua scommessa. Una vittoria che verrà sancita sabato a San Francisco dove la Regina Rania riceverà il primo «YouTube Visionary Award», il riconoscimento che il celebre sito per la condivisione dei video assegna da quest' anno a chi mette in comune «a livello globale» materiale e proposte «per cambiare in modo positivo la società». «Il tentativo di Rania di abbattere i luoghi comuni rappresenta un modello. Premiarla è un onore e un piacere», ha spiegato Chad Hurley, cofondatore di YouTube, all' agenzia giordana Petra.

sabato 15 novembre 2008

Berlusconi: " Barack Obama: bello,giovane e abbronzato"

Il simpatico saluto del Capo del Governo italiano al neo Presidente americano!!

venerdì 14 novembre 2008

Barack Obama: politico 2.0 con la campagna della tripla “O”



Il 4 novembre 2008 è stata scritta una nuova pagina di storia:il democratico Barack Obama è stato eletto quarantaquattresimo presidente degli Stati Uniti d'America, il primo afroamericano. La sua vittoria è stata una novità a 360 gradi. Novità non solo per il colore della sua pelle ma anche per la campagna elettorale che si è mostrata del tutto innovativa. Il neo presidente ha puntato sulle carte giuste, ha creduto nei nuovi mezzi di comunicazione per farsi conoscere e promuovere le sue idee. Ha scelto il web come veicolo principale, ha creato numerosi siti e links ad essi correlati grazie ai quali ha raccolto consensi e soprattutto gran parte dei fondi per finanziare la pubblicità elettorale. Usufruendo di Internet è riuscito a raggiungere e conquistare frange elettorali inaspettate e solitamente indifferenti fino a toccare anche la sensibilità di una larga fascia della popolazione
giovanile. E’ così che i suoi sostenitori hanno partecipato attivamente a questa campagna elettorale attraverso blog, forum, social network e gruppi in rete. Non a caso l’operato di Obama è stato definito campagna tecnologica della tripla “O” (Obama’s on-line operation) e il New York Times ha attribuito al candidato il merito di aver rivoluzionato la comunicazione politica tradizionale introducendo un nuovo modello, il politico 2.0 . Parola d’ordine: coinvolgere non solo comunicare; e quale modo migliore per avvicinare la gente comune(e quindi i futuri elettori) al futuro presidente se non utilizzando un medium che ormai è entrato prepotentemente nelle vite degli statunitensi? L’obiettivo era di utilizzare i vari canali virtuali per entrare nelle case degli americani e il popolo del web ha risposto numeroso : la pagina Facebook del senatore ha superato un milione e 100mila contatti, You Tube ha visto pubblicati 628 mila video amatoriali e non riguardanti Obama, la community ufficiale My.BarackObama.com, dove è stato possibile consultare le varie fasi della sua scalata alla Casa Bianca, ha raggiunto oltre 900 mila membri, e ancora Flickr dove anche dopo la vittoria sono state pubblicate numerose immagini dei sostenitori in festa e Myspace. Significativa durante i suoi dibattiti televisivi l'interazione con il pubblico a cui è stata data la possibilità di intervenire con domande attraverso la webcam. La sera dello spoglio i siti dei principali canali televisi CBS, CNN, ABC e FoxNews hanno riportato gli exit-poll in diretta, aggiornandoli minuto per minuto. Rispetto alle ultime elezioni la percentuale di coloro che hanno seguito la campagna elettorale sul web è salita al 33%. Se lo slogan elettorale è stato “yes we can” per esortare il suo popolo al cambiamento il web ha rappresentato il primo change che Obama ha saputo attuare. E il web continuerà ad essere protagonista anche durante il suo incarico presidenziale infatti nel suo discorso di insediamento alla casa Bianca ha presentato un nuovo sito internet in cui i cittadini potranno inviargli consigli e suggerimenti per partecipare attivamente alle scelte politiche del loro presidente.
Ma il merito più grande di Obama è stato quello di conoscere bene la società in cui vive, e di aver saputo utilizzare il nuovo linguaggio dell’era tecnologica rivelandosi più che il simbolo di un cambiamento che avverrà, il figlio legittimo del suo tempo.

OBAMA PRESIDENTE:IL PRIMO DISCORSO DOPO L'ELEZIONE




Barack Obama - Yes We Can music video

I Black Eyed Peas' hanno creato questo video musicale ispirati dal discorso di Barack Obama alle primarie del New Hampshire nel 2008. Assieme alla gente comune un cast di stelle ha prestato il volto per sostenere il proprio candidato alla Casa Bianca sulle note del messaggio di speranza Si Possiamo!!

giovedì 13 novembre 2008

L'arte al servizio del sociale

La Raccolta Indifferenziata genera Mostri

Video in stop motion per sensibilizzare sul tema della raccolta differenziata, immaginando un mondo animista di oggetti che prendono vita, si amano, generano mostri meticci di materiali, si vendicano.


Greenpeace condom animation- preserviamoci dall'inquinamento

Animazione per Greenpeace


Global warming-pass it on quick...non c'è tempo da perdere

Un breve doodled di animazione flash sul riscaldamento globale e il cambiamento climatico


The Animals Save the Planet - Elephant Shower

"Forse potrebbe essere preferibile pensare agli altri prima di utilizzare tutta l'acqua a nostra disposizione". Aiutiamo gli animali, salviamo il nostro pianeta, utilizziamo solo l'acqua di cui abbiamo bisogno: non sprechiamo questo bene!



The Animals Save the Planet - Romancing The Bag

Non inquiniamo il pianeta: usiamo prodotti biodegradabili!



The Animals Save the Planet - Energy Efficient Penguin

"Le lampadine a risparmio energetico consumano un quinto della energia delle lampadine normali". Aiutiamo il pianeta utilizzando lampadine a risparmio energetico!


L'appello di John Kennedy per una Rivoluzione Energetica

La Rivoluzione energetica è l'evoluzione del piano di Greenpeace per salvare il pianeta da cambiamenti climatici catastrofici. Questo documento è stato sviluppato da specialisti dell'Istituto di Termodinamica tecnica presso il Centro aerospaziale tedesco (DLR) e da più di 30 scienziati e ingegneri provenienti da università e istituti di ricerca per l'energia rinnovabile sparsi in tutto il mondo. Quando l'uomo ha camminato per la prima volta sulla luna è stato definito la generazione di questo nuovo millennio,ora ci troviamo di fronte a una sfida più grande: il cambiamento climatico che minaccia la nostra stessa esistenza! Quali ulteriori catastrofi dovranno accadere per convincere i leader mondiali che l'attuale tecnologia nel settore delle energie rinnovabili offre un ultimo residuo di speranza, per un futuro sostenibile? Non servono parole vuote e senza senso per trovare una soluzione. Adesso è il momento per una rivoluzione energetica! Riusciremo a guardare negli occhi dei nostri figli e dire loro che abbiamo avuto l'opportunità, ma mancava il coraggio? Riusciremo a guardare negli occhi dei nostri figli e dire loro che abbiamo avuto la tecnologia, ma mancava la visione? Oppure guardiamo negli occhi dei nostri figli e diciamo loro che abbiamo dovuto affrontare la nostra sfida come i nostri padri, prima di noi e combattiamo per l' "Energetic Revolution!"